Gail O’Hern Rizzo
Professione: casalinga
Ricetta
CAPONATA MARITATA RIVISITATA (PIATTO ESTIVO)
Ingredienti (per 5 persone):
- 4 melanzane medie
- 500 gr. di pomodorini freschi
- 6 gambi di sedano
- una cipolla
- 2 spicchi di aglio
- olive nere
- mazzo basilico
- capperi di Pantelleria a piacere
- olio di oliva
- 500 gr. di pasta corta
- 100 gr. di formaggio caciocavallo
Preparazione:
Tagliare a fette 3 melanzane, e una a brounoise. Cuocere le melanzane in un tegame antiaderente con poco olio e aromi fino a farle diventare morbide e dorate.
Tagliare i pomodori e condirli con l’olio, aglio, basilico, olive e capperi e lasciare tutto in una ciotola ad insaporire. Nel frattempo si tagliano finemente 2 gambi di sedano e la cipolla e si scottano. A parte, condire la ricotta fresca con aglio, olio e basilico.
La pasta si cuoce “al dente” nella stessa acqua delle verdure scottate. Mettere le fette di melanzane nella terrina fino a coprirla tutta. Si condisce la pasta con i pomodorini insaporiti e dadini di caciocavallo per metterla poi nella terrina, avendo cura di chiudere l’impasto bene con le fette. Mettere la terrina di melanzane al forno per qualche minuto a 200 gradi per amalgamare tutto. Si presenta appena sfornata con la ricotta fresca come contorno; appunto come bianca sposa “maritata”.
Tipo di cottura: forno/fornello
Finalisti del Premio Marietta 2005
Polpette senegalesi in “Fregula” sarda
Fatime Ba – Milano
Cannelloni con anguilla e santoreggia
Fogli Rosella – Porto Garibaldi (FE)
Favola di tagliatelle all’ H.C. Andersen
Anna Maria Meloni Ronn – Odense C Danimarca
Caponata marinata
Gail O’ Hern Rizzo – Carnate
Mezzelune d’agnello con salsa di peperoni
Valeria Filesi – Roma
Premi Marietta ad honorem
La Festa Artusiana ha deciso di incoronare due “Mariette” ad honorem, Graziano Pozzetto e Renato Dominici, per premiare da un lato chi consacra tempo e talento alla scoperta, alla tutela, alla cultura delle risorse alimentari del territorio, con libri, articoli, conferenze e degustazioni, dall’altro chi ha fatto della gastronomia la propria vocazione, ritrovando in essa un’attività nobile, rivolta a pochi ospiti, destinata a riproporre ricette e piatti condannati alla dimenticanza,
Graziano Pozzetto
Giornalista, scrittore, gastronomo e ricercatore, si interessa della cultura dei cibo da oltre 30 anni: inizialmente era una semplice passione coltivata nel tempo libero, ma da almeno 10 anni è diventata la sua occupazione principale, a cui dedica tempo, risorse ed energie. In questi 30 anni Pozzetto ha collezionato oltre 1500 incontri tra degustazioni. conferenze, presentazioni di testi gastronomici: un numero che la dice lunga sulla sua intensa attività di ricerca, alla scoperta, sempre rigorosa e documentata, della cultura gastronomica del territorio. Tra le numerose opere, ricordiamo le più recenti: “La cucina di Romagna” (2004, Muzzio) dove Pozzetto, grazie alla consulenza storica di Piero Meldini, riscopre le arti, gli ingredienti e le ricette della cucina romagnola, e “La buona cucina del latte”, dedicata al latte come ingrediente base in cucina.
Renato Dominici
Dopo 30 anni passati ad occuparsi dell’impresa paterna come imprenditore metalmeccanico, giunto all’età di 57 anni decise di seguire la sua vera inclinazione, la passione per la cucina. Nel 1982 fondo’ così “La Carmagnole”, non un ristorante nel senso più consueto del termine, ma il Palazzo Padronale di famiglia aperto a un pubblico di pochi commensali, in cui Renato con Anna e Federica, moglie e figlia, preparano una cucina profondamente radicata nella tradizione e nel territorio, anche se con spirito innovativo e creatività. All’esperienza de “La Carmagnole” è dedicato il volume “Casa Dominici, Memorie e riflessioni di un gastronomo”, pubblicato da Slow Food, che racconta l’avventura di un’intera famiglia con la passione per l’alta cucina, anche con alcune delle ricette più rappresentative della “Casa laboratorio” di Via Chiff a Carmagnola (To).