Gli arrosti allo spiede, eccezion fatta degli uccelli e dei piccioni, ne’ quali sta bene la salvia intera, non si usa più di lardellarli né di pillottarli, né di steccarli con aglio, ramerino od altri odori consimili che facilmente stuccano o tornano a gola. Dove l’olio è buono ungeteli con questo liquido, altrimenti usate lardo o burro ove, per qualche ragione locale, si suol dar la preferenza all’uno più che all’altro di questi condimenti. L’arrosto, in generale, si preferisce saporito e però largheggiate alquanto col sale per le carni di vitella di latte, agnello, capretto, pollame e maiale: tenetevi più scarsi colle carni grosse e coll’uccellame perché queste sono carni per sé stesse assai saporite; ma salate sempre a mezza o anche a due terzi di cottura. Commettono grave errore coloro che salano un arrosto qualunque prima di infilarlo nello spiede perché il fuoco allora lo prosciuga, anzi lo risecchisce. Il maiale e le carni di bestie lattanti, come vitella di latte, agnello, capretto e simili, debbono esser ben cotte per prosciugare la soverchia loro umidità. Il manzo e il castrato cuoceteli assai meno perché, essendo queste carni molto asciutte devono restare sugose. Gli uccelli cuoceteli a fiamma, ma badate di non arrivarli troppo, ché quelle carni perderebbero allora gran parte del loro aroma; però avvertite che non sanguinino il che potrete conoscere pungendoli sotto l’ala. Anche dei polli si può conoscere la giusta cottura quando, pungendoli nella stessa maniera, non esce più sugo. Le carni di pollo risulteranno più tenere e di miglior colore se le arrostirete involtate dentro ad un foglio la cui parte aderente alla carne sia prima stata unta di burro; per evitare che la carta bruci, ungetela spesso all’esterno. A mezza cottura levate il foglio e terminate di cuocere il pollo, il tacchino o altro che sia, salandoli ed ungendoli. In questo caso sarà bene di mettere un po’ di sale nel loro interno prima d’infilarli allo spiede e di steccar con lardone il petto de’ tacchini e delle galline di Faraone. Qui è bene avvertire che il piccione giovane e il cappone ingrassato, sia arrosto che lesso, sono migliori diacci che caldi e stuccano meno. Le carni arrostite conservano meglio, che preparate in qualunque altra maniera, le loro proprietà alimentari e si digeriscono più facilmente.
- 521 Roast-beef I
- 522 Roast-beef II
- 523 Sfilettato tartufato
- 524 Arrosto di vitella di latte
- 525 Petto di vitella di latte in forno
- 526 Arrosto morto
- 527 Arrosto morto coll’odore dell’aglio e del ramerino
- 528 Uccelli arrosto
- 529 Arrosto d’agnello all’aretina
- 530 Cosciotto di castrato arrosto
- 531 Arrosto di lepre I
- 532 Arrosto di lepre II
- 533 Coniglio arrosto
- 534 Arrosto morto lardellato
- 535 Piccione a sorpresa
- 536 Quagliette
- 537 Braciuola di manzo ripiena arrosto
- 538 Costolette di vitella di latte alla milanese
- 539 Pollo ripieno arrosto
- 540 Cappone arrosto tartufato
- 541 Pollo al diavolo
- 542 Pollo in porchetta
- 543 Arrosto morto di pollo alla bolognese
- 544 Pollo alla rudinì
- 545 Pollo vestito
- 546 Gallina di faraone
- 547 Anatra domestica arrosto
- 548 Oca domestica
- 549 Tacchino
- 550 Pavone
- 551 Maiale arrostito nel latte
- 552 Pesce di maiale arrosto
- 553 Agnello all’orientale
- 554 Piccione in gratella
- 555 Fegatelli in conserva
- 556 Bistecca alla fiorentina
- 557 Bistecca nel tegame
- 558 Arnioni alla parigina