Il Premio Artusi 2016 sarà assegnato a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Terra Madre e appena nominato ambasciatore FAO in Europa per Fame Zero. “Eroe europeo del nostro tempo” secondo il Time, inserito dal Guardian tra le 50 persone destinate a salvare il pianeta, Carlìn è stato capace di insegnare al mondo la filosofia della lentezza e il lusso di vivere il pasto come un piacere. Una storia incredibile la sua e quella del suo movimento, una rivoluzione gastronomica iniziata 30 anni fa e che, lenta ma tenace come una lumaca, da Bra si è estesa in 150 paesi del mondo e non conosce battute d’arresto.
Al grido di “Buono, pulito, giusto”, Petrini ha diffuso la cultura della consapevolezza alimentare che guarda con occhio attento alla sostenibilità della filiera, alla qualità dei prodotti e alla biodiversità, segnando un nuovo modo di pensare la produzione alimentare ed il rapporto uomo-cibo.
È per questo suo impegno al cospetto delle culture e delle tradizioni locali, che tanto richiama l’importanza che l’Artusi dava alla cucina domestica e alla riabilitazione del senso del gusto, che il gastronomo di Bra riceverà dalla città di Forlimpopoli l’autorevole riconoscimento consegnato a chi lascia un segno indelebile nel mondo dell’alimentazione.
Come si legge dalla motivazione: “Il Premio Artusi 2016 a Carlo Petrini per l’impegno titanico svolto con coerenza ed efficacia a favore della difesa delle colture in via d’estinzione e della biodiversità che l’ha condotto, fra l’altro, a fondare Slow Food, la prima università di Scienze gastronomiche e la rete mondiale di contadini di Terra Madre. Giusto, oltreché bello e buono di artusiana memoria”.
Il nome di Carlo Petrini è stato scelto dal Comitato scientifico di Casa Artusi, e fa seguito, per citare gli ultimi vincitori, a personaggi dello spessore di Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014) Alberto Alessi (2015).
Secondo consuetudine il Premio gli sarà consegnato nel mese di ottobre (sabato 29) a Casa Artusi e non in occasione della Festa Artusiana (25 giugno-3 luglio) quando, invece, saranno consegnati i Premi Marietta ad Honorem assegnati quest’anno a Renato Brancaleoni e Lisa Casali.
Chi è Carlo Petrini.
«Io sono figlio di un’ortolana cattolica e di un ferroviere comunista, la terra e il viaggio evidentemente ce li ho nel sangue», si descrive così Carlo Petrini, classe 1949, origini umili e una vita spesa al servizio del presente e futuro alimentare dell’umanità.
All’inizio degli anni Ottanta fonda l’associazione Arcigola, con l’obiettivo di valorizzare la cultura della convivialità e la promozione dell’enogastronomia di qualità.
Il 9 dicembre 1989 a Parigi all’Opéra Comique il Manifesto del Movimento Internazionale Slow Food viene sottoscritto da oltre venti delegazioni provenienti da diversi Paesi del mondo. Petrini è
eletto presidente, carica che ha mantenuto fino a oggi, ed elabora negli anni una nuova idea di gastronomia, che guarda al cibo come risultato di processi culturali, storici, economici e ambientali, impulso alla creazione della prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo.
È l’ideatore di Terra Madre, la rete di oltre 2000 comunità del cibo, che riunisce contadini, allevatori, casari, pescatori da tutto il mondo.
Importanti anche le collaborazioni con quotidiani nazionali come Il Manifesto e successivamente, con La Stampa, oggi è una firma importante dei giornali del gruppo L’Espresso e in particolare de La Repubblica. Di rilievo anche il lavoro portato avanti attraverso la casa editrice di Slow Food.
Nel 2003 l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli gli conferisce la laurea honoris causa in Antropologia Culturale e nel maggio 2006 l’Università del New Hampshire (Usa) gli conferisce l’honorary degree in Humane Letters. L’ultimo riconoscimento arriva dall’Università degli Studi di Palermo che nell’aprile 2008 gli conferisce la laurea magistrale honoris causa in Scienze e Tecnologie Agrarie.
Nel settembre 2013 viene insignito del Premio “Campioni della Terra” per la categoria Creatività e Intraprendenza, la più alta onorificenza al merito ambientale delle Nazioni Unite.
Da maggio 2016 è Ambasciatore speciale della Fao in Europa per Fame Zero, un ruolo delicato e cruciale con il quale Petrini si impegna a lavorare affinché tutti abbiano accesso a cibo buono, pulito ed equo.